Palio di San Ginesio

Il Palio di San Ginesio viene disputato e assegnato fin dal 1970 a ricordo delle gare che i giovani ginesini, addestrati alla difesa del paese, organizzavano come attività preparatoria all’uso delle armi e trova fondamento in due passaggi estratti dai documenti presenti nell’imponente archivio storico.
Era il 1460 quando il Camerlengo pagava “a Domenico di Gentile di Pericolo, concorrente col suo cavallo alla gara dell’anello che ha vinto, 2 lire” (Dominico Gentilis Periculj correnti cum equo suo ad anulum quem obtinuit libras duas denariorum.)

Cinquanta anni prima, nel 1390, il Camerlengo consegnò e pagò ad Angelo di Monalduzio di Bruna per un porco da lui acquistato per il gioco della pacca 8 lire e 15 soldi (Item dicto die dictus camerarius dedit et solvit Angello Monaldury Brune pro uno porco empto ab ipso pro paccha libras octo solidos quindecim.

I protagonisti del Palio 2023

Tradizione vuole che il Palio di San Ginesio si svolga con gare equestri, disputate sul classico percorso ad “8”, che vede il singolo cavaliere affrontare da solo il bersaglio. Unico nel panorama paliesco, a San Ginesio i cavalieri sono chiamati ad affrontare i due bersagli classici: gli anelli ed il “Saraceno” che qui viene chiamato “la pacca”, in ricordo del gioco del 1390. Ancora oggi il rione vincitore, oltre al drappo, vince anche la “pacca”, la mezza porchetta con la quale festeggiare la vittoria.
Dopo i primi 20 anni dove le due gare, Palio della pacca e giostra dell’anello, si sono corse lo stesso pomeriggio, la voglia di rendere sempre più accattivante la manifestazione ha portato a disputare il Palio con diverse modalità.
In alcune edizioni l’assalto singolo sull’”8” è stato sostituito da una formula ad inseguimento.
Un capitolo a parte va riservato al biennio in cui il Palio si è disputato, secondo un’antica espressine senese, “alla lunga”, con una corsa di cavalli che, partendo da Porta Picena, raggiungeva Piazza A. Gentili.
Con l’intento di aggregare e di coinvolgere attivamente il maggior numero di contradaioli, si è sperimentato anche la formula delle 5 gare. Accanto alle gare equestri concorrevano all’assegnazione del Palio anche competizioni riservate ad arcieri e balestrieri. Un’impegnativa corsa lungo le strade del centro storico completava la cinquina di gare che hanno caratterizzato edizioni impegnative ed esaltanti.
In tempi più recenti, il Palio si è disputato sulle due gare equestri che si svolgevano la sera del 13 agosto, l’anello, ed il pomeriggio del 15 agosto, la pacca. Vinceva il drappo il rione il cui cavaliere faceva più punti nelle due gare, mentre la “porchetta” era riservata al vincitore della gara della pacca.
Nel 2023, dopo aver decretato la disputa del primo palio straordinario della storia di San Ginesio, a causa di avverse condizioni meteo nella data inizialmente prevista, si è deciso di separare le due gare e di assegnare il premio straordinario esclusivamente con la gara del 13 agosto. Il Palio di San Ginesio è stato invece assegnato con la sola disputa della “Pacca” il 15 agosto.
Alla luce di questa positiva esperienza il Direttivo dell’Associazione ha deciso di separare definitivamente le due gare assegnando ad ognuna un proprio premio.
Per il 2024 la giostra dell’anello, nella prima edizione del nuovo corso, verrà disputata il 2 giugno. Dal 2025 la manifestazione troverà la nuova collocazione definitiva nell’ultima domenica di maggio e sarà dedicata a Sant’Eleuterio, copatrono di San Ginesio, che si festeggia il 26 maggio.

La giostra dell'anello

Consiste nell’infilzare gli anelli, sorretti da un supporto metallico, in tre assalti consecutivi, da ripetersi per quattro tornate lungo il percorso prestabilito.

Il percorso deve essere coperto nel tempo limite di 60 secondi.

Vince la giostra dell’anello il rione il cui cavaliere totalizza il più alto punteggio sommando i punti realizzati infilando gli anelli a quelli conquistati percorrendo il percorso nel minor tempo possibile e sottraendo quelli persi per l’applicazione di eventuali penalità.

 

Il Palio della Pacca

Il cavaliere è chiamato a nel colpire il bersaglio, sorretto dal Saraceno, in tre assalti consecutivi, da ripetersi per tre tornate, con una lancia lungo un percorso prestabilito.

Il bersaglio è costituito da uno scudo posizionato su una struttura portante di legno (Saraceno). 

E’ diviso in 3 quadrati di diversa grandezza, il punteggio graduato va dal centro verso l’esterno.

Il percorso deve essere coperto nel tempo limite di 60 secondi.

Vince il Palio della pacca il rione il cui cavaliere totalizza il più alto punteggio sommando i punti realizzati al bersaglio a quelli
conquistati percorrendo il percorso nel minor tempo possibile e sottraendo quelli persi per l’applicazione di eventuali penalità.

 

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